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Detta anche Jack. Insolito, ma vero.

lunedì 28 febbraio 2011

Se lo dice Armani....



Armani è sicuramente un uomo che ha saputo creare nuove tendenze tanto quanto cogliere gli stimoli di quelle già esistenti per proporre qualcosa di originale. Sa sicuramente cosa dice, quando si parla di moda e sa bene che tipo di donna vuole, quando decide di farle indossare questo o quel capo tingendolo di un colore o di un altro. O anche lasciando scorrere sulla passerella l'eleganza del suo consueto nero, che quest'anno Emporio Armani propone sfidando i trends di stagione.

C'è da dire che, personalmente, quello che ho apprezzato di più, leggendo delle sue recenti interviste, è stata una sua particolare dichiarazione in cui afferma che le donne dovrebbero imparare a scegliere ciò che le fa sentire bene, che le rende belle. Che la moda esiste solo quando è realtà e permette loro di perdersi in dettagli capaci di valorizzare il loro particolare aspetto.

Io che certo per parlare di moda non ho titoli e non lo faccio con la pretesa di dire una cosa "giusta o sbagliata", credo che indossare la "cosa giusta" alle volte possa dare un verso diverso alla giornata, che una certa scelta possa farti sentire più bella del solito, che si usa quello che si ha nell'armadio per rendersi di più sè stessi.. che quello che indossiamo spesso rispecchi il modo in cui ci sentiamo.
Mi sembra stupido dover inseguire l'ultimo trend di stagione a tutti costi, anche quando non ci si sente a proprio agio, anche quando si rischia di somigliare ad un pacchetto di natale, uno di quelli che il tuo occhio intercetta immediatamente sotto l'albero!

Usate la moda per sentirvi più vere, più belle...migliori. Così come quando, guardandovi allo specchio, vi piacete di più.

Lui si assume il rischio di dire che la moda non detta legge ad ogni costo e io, so d'accordo! Dici poco!

venerdì 18 febbraio 2011

Report del Venerdi'

Siamo arrivati al punto in cui:
  • I giornalisti che fanno domande per mestiere e che oltretutto, offrono un servizio di informazione, anche eventualmente espondendo un punto di vista preciso (perche' non e' una colpa avere una posizione) sono considerati criminali.
  • Ferrara grida che rivuole il Berlusconi del '94, "quello che poteva cambiare le cose" non accorgendosi che da allora Berlusconi e' stato quasi tutto il tempo al governo e non e' cambiato nulla!
  • Le donne in piazza che manifestano, non ribellandosi rispetto all'idea che il proprio presidente sia un uomo di quasi 80 anni che sceglie di pagare minorenni per "divertimento" (sebbene a me l'idea non riempia di orgoglio), ma chiedendo alla propria societa' e alle istituzioni di non creare un modello in cui per potersi affermare bisgna vendersi la dignita'..sono considerate bigotte.
  • Un'intera maggioranza afferma ufficialmente con un atto parlamentare che il Presidente ha agito come ha agito, nell'interesse nazionale perche' credeva davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarack. Affidandola ad una ragazza 25enne che l'ha poi lasciata in compagnia di una squillo brasiliana, evidentemente Mubarack non gli era troppo simpatico!!
  • I comici che fanno satira su fatti assurdi per cui siamo al centro del mirino del mondo intero, sono accusati di fare satira. E pensare che se questi fatti non ci fossero avrebbero poco da dire, ma a quanto pare non interessa risolvere il problema, sono i comici che danno fastidio.
  • Masi chiama Santoro per farfugliare delle frasi senza senso finendo poi per affermare il suo dissenso dalla trasmissione che chissa', forse, magari, potrebbe infrangere le regole di garanzia. Siamo tutti sotto questo cielo!!
  • Zittito da Santoro e in mancanza di risposta pronta, Masi chiama L'isola dei famosi per affermare pubblicamente che sara' garantita la trasparenza del televoto, perche' la RAI offre qualita' e affidabilita'(ma tra le righe continua a dire cose senza senso contro Santoro, senza Santoro).
  • Vendola pensa alla Bindi come segretario del PD con il plauso della Binetti. Non si mettono mai d'accordo su nulla quando si tratta di roba seria!!!
  • Bersani...pensa ad aperture con la Lega! E non mi vengono in mente battute per quest'ultima!

No dico...facevo un piccolo resoconto settimanale pensado all'inizio di questo nuovo anno...Chissa' dove saremo tra qualche mese. Mago Zurli' ... Ministro degli Esteri?

venerdì 11 febbraio 2011

Se non ora quando?

Credo che di voci ce ne siano tante, com'è giusto e normale che sia, ma credo anche che si stia facendo confusione. E in questo paese, non so perchè, quando le donne prendono posizione rispetto a qualcosa diventa tremendamente facile storpiare il messaggio, aggirare il concetto per tirarne fuori qualcosa di distorto.

Bè questa è solo la mia voce e spero che risulti chiara, semplice e lineare. Potrei accontentarmi anche se risultasse solo chiara.

Premessa doverosa: io non sono femminista, trovo che gli estremi di questo genere siano delle piccole frenesie prive di senso. Certo, provo rispetto per le donne che attraverso quella strada mi hanno permesso di vivere come possibile l'idea di libertà, ma penso che oggi non avrebbero più senso certi percorsi. Il femminismo e il maschilismo in particolare, non ne hanno molto a parer mio, in quanto parti spesso complementari che dovrebbero sostenersi e supportarsi reciprocamente, proprio nella scoperta delle meravigliose differenze che, per fortuna, esistono.

Torniamo a noi. Le donne italiane ci hanno messo tanto a guadagnarsi qualcosa, qualcosa che non è abbastanza a rendere il conto di quello che devono fare per condurre una vita in cui gli sia riconosciuto quanto offrono. Una vita che le pone sempre di fronte a rischi e scelte importanti. Che chiede di giustificare ogni azione, ogni decisione pur non offrendo nulla in cambio, pur costringendole a dare qualcosa in più per rimanere sempre un gradino indietro.

Io sono stata cresciuta con quella famosa idea di libertà a cui accennavo, con l'idea di un paese in cui avrei potuto esprimermi, prendermi cura di me stessa per poter offrire qualcosa di valido anche agli altri. Poi mi ritrovo in una realtà che non è pronta, che non offre le condizioni per essere veramente libere.
E allora cosa si fa? Si demorde? Ma scherziamo???? Si va avanti. Tassello dopo tassello e si gode di quel che viene, fra gli ostacoli. Ci si arrabbia per gli aiuti che non ci sono, per le prospettive che non puoi avere, per le possibilità a cui non puoi pensare di attingere...e poi, ci si inventa qualcosa per andare oltre. E fino ad oggi, non so come, questo qualcosa è stato sempre trovato. Ingiustamente trovato.
Forse questo paese meriterebbe donne peggiori.

Trenta anni fa (non c'ero in realtà), ma anche dieci và... le donne più libere sessualmente, non ho mai capito perchè, venivano considerate tendenzialmente progressiste, magari anche portatrici di un modello di società pericoloso, deviato! Insomma, un modo come un altro di temere il cambiamento.
Oggi, a fronte dei tanti scandali sessuali di cui si parla, si tende a giustificare le scelte delle donne coinvolte, come fossero qualcosa di ovvio. Io credo che le azioni delle donne in questione non siano affar nostro. Queste donne possono fare quello che vogliono, io ho un'idea rispetto alle loro azioni eppure non le criminalizzo per questo. Ma per favore, non fatele diventare il modello di donna vincente! Sento prurito all'idea che nella società moderna del nostro paese, queste donne possano arrivare a posizioni importanti, influenti, solo in virtù delle loro scelte sessuali.
E' per questo che queste donne non sono solo donne che scelgono di usare il proprio corpo come vogliono, ma sono molto di più. Sono donne che scelgono la scorciatoia e vengono premiate per questo, pubblicamente. Sono donne che propongono mediocrità e svendono anche la stessa idea di bellezza ad un immaginario piatto, fatto di lustrini e labbra gonfie.

Le donne, qualunque siano le loro scelte sessuali, sono molto di più, fanno, dicono, rappresentano molto di più e continuare a fingere che non sia così, premiando chi facilmente si accontenta, aprendo la strada a chi è solo in cerca di un modo per "sbancare"o sottraendo una possibilità a chi avrebbe davvero qualcosa da dare, è come percorrere una strada a ritroso che ci porta al passato.

Di fronte a questo, una donna di quelle che si sta guadagnando ogni gradino, cosa dovrebbe fare. Tacere o domandare? E se non urge una domanda di fronte a questo, ma quando allora?
Se non ora, quando?

PS: Nessun uomo è escluso da questo discorso, ogni uomo è padre, marito, fratello, compagno, figlio di una donna e sa bene che cosa cerco di dire. E probabilmente se la condizione delle donne fosse diversa in questo paese, prima ancora che le donne, sarebbe il paese stesso a trarne una forza nuova.

mercoledì 2 febbraio 2011

Noio Vulevam Savuar !!


Il mio inglese migliora.

Lo dicono tutti. I miei colleghi me lo fanno notare compiaciuti e aggiungendo avverbi di qualità "super positivi", il ragazzo che vedo per fare conversazione (metà italiano / metà inglese) mi fa i complimenti. E io?

Ci credo! Mi sciolgo, chiacchiero, mi lascio andare in commenti e quant'altro.

Poi arriva il momento di parlare con l'unica persona su cui dovrei fare una buona impressione e naturalmente: farnetico aggettivi decontestualizzati e frasi sgrammaticate.

AUCH!