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Detta anche Jack. Insolito, ma vero.

domenica 22 maggio 2011

La passeggiata della domenica

Camminare funziona sempre con me, mi aiuta a mettere in ordine le idee. Un pò come scrivere.

E allora quando ho tempo lo faccio, considerato che nei periodi "out of time" c'è sempre qualche pensiero che si accumula finendo per annodarsi.

Stamattina ho camminato tanto in una città addormentata e semi deserta lasciando che la mia attenzione fosse catturata da luoghi e volti sparsi. A pensarci bene, i posti della domenica mattina sono tutti un pò speciali nel mio immaginario: il bar pasticceria con i tavolini pieni, i giornalai e fiorai aperti. E' una sorta di affetto primitivo che conservo, perchè questi luoghi mi riportano alla mente momenti speciali come la colazione alla domenica o le pastarelle a tavola... i fiori freschi e il giornale che finalmente può essere letto con calma e ripiegato male, malissimo. La cornice ideale per chiedere ai miei confusi pensieri di trovare gentilmente un ordine.

Bè la soluzione non garantisce sempre risultati perfetti, ma risponde efficacemente ad una necessità importante: mi permette di mettere a fuoco delle cose...perchè alle volte siamo così presi dal mondo che ci dimentichiamo di chiedere a noi stessi cosa ne pensiamo della "vita", delle persone, dei fatti e delle storie.
Dalla mia domenica mattina, oltre che una busta di vestiti nuovi (che magicamente aiutano le sinapsi a rilassarsi) è emerso qualcosa: ho capito che voglio vedere l'America e che stavolta lo metto per iscritto così che in futuro non potrò negarlo, ma sopratutto ho capito che ci sono cose che mi danno fastidio.
Non mi piacciono le persone saccenti e quelle che non ascoltano quando parlano, non mi piacciono le persone che non sorridono ai bambini. Non mi piacciono le persone che non sanno sognare senza illudersi, quelli che aspettano che la vita gli serva un'occasione sopra un piatto d'argento e quelli che non riescono a godersi un'ora del proprio lavoro perchè son troppo presi a pensare a ciò che non va. Quelli che non apprezzano i propri colleghi, che non riescono a gioire dei successi altrui, quelli che splendono fuori le mura di casa e riservano il peggio a chi gli sta più vicino. Non mi piacciono le persone che vivono di stereotipi e non mettono in discussione le proprie ragioni, quelli che guardano male i ragazzi che si baciano, quelli che non amano la primavera e che non bevono vino. Non credo nelle persone che non si fidano di nessuno e che non si aprono mai. 

Forse se avessi scritto ciò che mi piace sarebbe apparso più "felice" come elenco, ma a me è venuto in mente così. Perchè anche i "no" ci aiutano a prendere posizione e le posizioni, ci rendono quello che siamo.

Buona domenica

lunedì 9 maggio 2011

L'uomo delle piazze

Ieri sera ho accettato un invito...."andiamo ad ascoltare Nicky Vendola?"

Se fosse stato anche solo per curiosità, non avrei mai detto di no...di lui ho letto interviste e ascoltato interventi in tv, ma non avevo mai sentito il fenomeno che riempie le piazze dal vivo. Immaginarlo nella cornice Milanese non era poi così semplice e, sebbene l'entusiasmo che accompagna la campagna alla candidatura di Pisapia come sindaco sia coinvolgente, ero scettica.

 Insomma, diciamocelo, grande trascinatore e oratore...ok, ma Milano è Milano. E lui stesso lo ha detto sorridendo.



Senza girarci troppo intorno, è proprio come dicono!

Ha qualcosa di forte che arriva al cuore delle persone. Non è una diceria. Non lo è stato per me, che sebbene spinta da curiosità, stima e simpatia...sono sempre stata scettica rispetto alla possibilità di votarlo. Lo confesso a denti stretti!

Mi ha dato qualcosa, qualcosa che non è dovuta semplicemente al forte carisma, alla capacità empatica che sicuramente ha o a alla facilità comunicativa, quella semplicità con cui arriva a tutti senza la necessità di impoverire i suoi discorsi. Mi ha dato qualcosa perchè mi ha offerto una visione nuova, perchè non mi era mai capitato, non finora almeno, di incontrare prersonalmente un uomo politico capace di offrire contenuti di valore alto, di parlare di persone, di cultura, di società, di bamibini, di donne per davvero. Contenuti. Sostanza. Valori. 
E' stata come una forte ventata che ha invaso la piazza, una spinta vigorosa a cui nessuno poteva sottrarsi. 
Eppure nella foga, conserva un equilibrio, una pulizia, una semplicità che sorprendono.

Ci sono degli uomini che hanno una forza speciale, li definiamo carismatici, li riconosciamo come autorità quasi naturali perchè è naturale ascoltarli con attenzione. Ma lui ha qualcosa di diverso: 
non si offre come esempio di giustizia e perfezione, non definisce il proprio ego come centro dei suoi discorsi. Al centro ci sono le persone, la capacità di confrontarsi con gli altri, di guardarsi, di ascoltare e comprendere le sigenze gli uni degli altri, la capacità di interpretare le necessità esistenti, i desideri latenti, di offrire stimoli in una prospettiva di generosità, di apertura. Una prospettiva che non spaventa, che non teme il cambiamento, pur ponendosi l'obiettivo di provare a gestirlo.

Non so chi voterei oggi, ma di una cosa sono certa: la presenza di un uomo come Vendola nello scenario politico italiano, con particolare riferimento allo spaccato attuale, non può che fare del bene.
Lui non può che apportare un contributo di valore alla nostra politica. Un valore che prescinde dal colore e dipende dal cuore delle persone, dall'amore per le idee e le possibilità. La forza innovativa che parla di modernità, di profondità, di prospettiva è forte. Ma forte in un modo nuovo, in un modo autentico.
Il mio consiglio è semplice, ed è per tutti; Qualunque cosa voi pensiate, provate ad ascoltarlo per davvero. senza pregiudizi. La novità spesso spaventa, sopratutto quando è così tanto viva. Ma qualunque siano gli sviluppi del panorama politico italiano, sono davvero convinta, che di uomini così... ora più che mai, ce ne vorrebbero tanti.
Nella speranza sia un seme positivo, uno, cento, mille Vendola.