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Detta anche Jack. Insolito, ma vero.

domenica 30 ottobre 2011

La bambina sul balcone




Di fronte a quella stessa ringhiera che una volta era troppo alta e ti teneva lontana dal mondo, guardando il resto della città attraverso quelle sbarre. Su quello stesso balcone che negli anni ha cambiato colore, ma rimane lì come un riferimento stabile e solido, come la dimostrazione cinica che il mondo si muove, ma certe cose rimangono sempre uguali a se stesse.

Tutto intorno sembra ritrovare un ritmo vivibile, un suono denso di esistenze e pieno di passioni, di esperienze e di sguardi, di quelle vite semplici che hai sempre conosciuto e che hai sentito reali fin da bambina. Una realtà vera eppure semplice, che non si dimentica mai di mettere al centro le persone, di ascoltarne le preghiere, i desideri e i capricci. Che si lascia riempire di dolori e gioie reali, di sogni e sacrifici, di incontri, scontri, di croci e bestemmie, di stereotipi banali e tradizioni troppo preziose per essere abbandonate anche quando troppo antiche per essere ascoltate.

Senti le macchine passare lungo la strada principale, gli occhi ci arrivano appena fin laggiù, ma vedono abbastanza per immaginare che tutte quelle persone in giro per la città stiano ritornando a casa, o siano già pronte per uscire e vivere la festa della domenica sera. Ogni corsa è un senso. Ogni corso ha un valore assoluto e diverso.

Di fronte al mondo, attraverso le righe di quella ringhiera che rimane sempre uguale a se stessa, che una volta sembrava troppo alta e ora, invece, ti guarda dal basso un pò invecchiata e saggia, come tutte le cose che resistono al tempo, ti ascolti davvero. Ti ricordi chi vorresti essere, ma sopratutto chi sei, perchè poi alla fine, te lo dimentichi troppo spesso ed in certi momenti è l'unica cosa che conta.

domenica 23 ottobre 2011

In barba ai diffidenti!

Per tutti gli increduli, per tutti i malpensanti e sopratutto per tutti quelli che si ostinano a parlarne male, finalmente la dimostrazione palese che Berlusconi, in materia di politica internazionale ha fatto e dato tanto.

Metteteli d'accordo voi, durante una conferenza stampa, la Merkel, Sarkozy e tutti i giornalisti in coda....

http://www.youtube.com/watch?v=LovMcGSdLc0&feature=share



domenica 16 ottobre 2011

Il cambiamento necessario

Gli italiani e l'Italia hanno bisogno di risposte nuove, (...)"di un nuovo centrosinistra capace di andare oltre le colonne d'Ercole rappresentate dal vecchio Ulivo." (...)

(...) "Un leader lo abbiamo, e si chiama Pier Luigi Bersani. Per il resto, confido che una nuova stagione politica si accompagni a un ricambio generazionale." (...)

Queste righe sembrano proporre un punto di vista valido alle esigenze latenti dell'elettorato di sinistra o comunque, alle richieste di tutti coloro che sono alla ricerca di un'alternativa di sostanza. Rispondono con chiarezza, puntualità e lungimiranza a molte delle domande che la vita politica italiana insinua costantemente nella mente dei cittadini, e che sembrano ormai essere diventate cicliche, forse "croniche".

Il resto dell'intervista su Corriere.it di oggi, poi, lascia molti altri spunti di riflessione interessanti. Prescindendo da quanto si possa essere più o meno d'accordo, chi è alla ricerca di una visione politica nuova, equilibrata e lucida ha l'impressione di leggere qualcosa di serio su cui riflettere... quasi una ventata, sebbene molto contenuta, di conforto e speranza, un briciolo di eccitazione.

Poi scopri che sono parole di D'Alema... e torni a sorseggiare il tuo caffè con la consueta indifferenza...

mercoledì 5 ottobre 2011

Leggendo in Rete

(...)"Da questa crisi non si esce riducendo i lavoratori più deboli al rango di bestie, ma elevando la qualità del prodotto, cioè dei dipendenti, con corsi professionali che li riqualifichino. Urge tornare tutti a scuola di italianità - operai, artigiani e imprenditori - imparando di nuovo a produrre oggetti eleganti e geniali, non tristi fotocopie di altre fotocopie. Continuo a sognare un’Italia del Sud che riesca a trarre benessere dalle sue miniere inesplorate di natura e cultura. A far soldi con gli agriturismi non con le magliette, con i musei non con le magliette, con i tramonti non con le magliette. Il mondo ci percepisce come il deposito della bellezza e della qualità della vita. Invece noi continuiamo a rinnegare noi stessi, in nome di una visione piccola e frustrata, da eterni Malavoglia incapaci di alzare gli occhi dal seminterrato quotidiano in cui ci siamo autoreclusi, per risvegliare finalmente la meraviglia addormentata che ci circonda da sempre."

Non sarei capace di aggiungere nulla che non sia già scritto in questo articolo, oggi online su LA STAMPA.it.
Vi consiglio di leggerlo. 
In un mondo globale, che si affanna in corse senza meta nè obiettivi, ci si può distinguere solo per qualità e autenticità.
Cosa facciamo definisce ciò che siamo, e ciò che siamo è l'unica cosa che può fare la differenza.