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Detta anche Jack. Insolito, ma vero.

sabato 3 novembre 2012

Fai conto che sia un set

Ormai vi è abbastanza chiaro che io sono circondata da amici e conoscenti piuttosto saggi.

Per fortuna, aggiungerei, data la mia innata capacità di infilarmi in situazioni complicate e di non riuscire a sottrarmi quasi a nulla di quello che la vita continua a propinarmi.

Uno di questi amici, qualche mese fa, durante un tentativo estremo di recupero del mio umore, ha trascorso ore sfidando le mie battute sarcastiche e cercando di convincermi del fatto che tutta la "matassa" si sarebbe sciolta in un riso prima ancora di quanto io credessi.

Nonostante l'utilizzo di metafore e citazioni di versi vari ed eventuali, tirate fuori a caso pescando nel suo personalissimo cilindro di autori, cantati e scrittori... nulla sembrava poi così convincente.

Tra le varie, mi dice: "Guarda Ale che la vita è un po' come un film" -

[Un pòòòòò????? Sono anni ormai che affronto tutte le correnti d'aria che incrocio per strada, come se ci fosse una trionfante colonna sonora di sottofondo e la luce perfetta di un set cinematografico mi facesse improvvisamente sembrare irresistibile. E tu riduci tutto a "un po'"!?!]



- "Tu rimani ferma al centro e attraversi tutta la storia, mentre intorno a te gli altri personaggi cambiano" -

Son passati un po' di mesi ormai da quella chiacchierata, la matassa si è sciolta per lasciare spazio a tanto altro e io gli risponderei: 

"Alcuni personaggi cambiano e arrivano in un certo momento perché è l'unico in cui avrebbero avuto un senso. Altri sembrano aver sbagliato sceneggiatura, li incroci per caso fino a che t'accorgi che forse sei capitata sul set sbagliato. Altri ancora, arrivano solo per farti conoscere il valore della differenza, solo perché tu possa credere che valga la pena sporcartici le mani per poi scoprire che non è così. Infine, non ci crederai, ci sono quelli che il tempo passa, la forma cambia, ma non sono mai stati di passaggio, avranno sempre un posto nel tuo film".